Fritto mistico

Dopo la giornata di oggi che, complice il caldo, Bernadette levete proprio – poi vi racconteró, per vostro sommo gaudio e gioia – ho avuto anche io in dono le apparizioni. Una, per l’esattezza. Per lo più insignificante. Insomma, non avrò mai un santuario a mio nome.

Speravo che il messaggero mi svelasse i risultati delle partite di baseball della notte e invece, quando la nube si è diradata, ho avuto la visione molto chiara di un’immagine mistica in cui Cristiano Malgioglio stendeva un drappo recante la scritta ‘la vita è come la moda’, per una serie di motivi molto semplici che vado ad elencarvi:

– Nessuno capisce veramente di moda, figuriamoci di quell’altra cosa

– Ciclicamente ripropone le stesse fasi, gli stessi colori e gli stessi disegni

– Guardando indietro nel tempo ti rendi conto che a volte avresti dovuto vergognarti di alcune scelte, discutibili già allora

– C’è sempre qualcuno che ti dice come dovresti comportarti e detta le linee guida

– Coloro che ti giudicano sono (spesso) conciati peggio di te

– Se inciampi durante la passerella hai due opzioni: rialzarti e riderci sopra oppure metterti a piangere e scappare con le mani davanti agli occhi. Indovina quale delle due scelte porterá il pubblico dalla tua parte…

– Ci sarà sempre qualche incapace che avrà successo ma lo stile è comunque appannaggio di pochi

– Il nero resta il colore preferito dalle donne

– Il vestito perfetto che sta indossando un’altra persona, a te potrebbe risultare stretto. O largo. O difettoso

– Ognuno ha il proprio stile e il proprio gusto, non si può piacere a tutti

Cos’ho imparato da questa storia? Ho imparato che quando ci sono 38° all’ombra è meglio inventarsi una scusa valida per evitare i matrimoni all’aperto.

J

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