Correva l’anno 1993

…io ero un adolescente con la fortuna di essere fratello minore di un malato di musica e di curiosità.

Ricordiamolo, tutti insieme

8 marzo, giornata internazionale della donna.

9 marzo, giornata internazionale della donna.

26 luglio, giornata internazionale della donna.

12 ottobre, giornata internazionale della donna.

365 giorni all’anno, a volte 366.

Per chi fosse in zona, domani sera verrà riproposta la presentazione di un libro che potrebbe sembrare scritto dalle donne per le donne. Non è così. Io, che donna non sono, ho trovato molti spunti interessanti per comprendere meglio un mondo fatto di fragilità, ostacoli da superare, pregiudizi, discriminazione, manipolazione. Ma anche di speranza, orgoglio, forza, intelligenza, resilienza.

“Ámati o amàti: questione di accento” siamo tutti noi (sì, anche noi uomini) che dobbiamo ricordare ogni giorno quanto la nostra felicità dovrebbe dipendere esclusivamente dall’amore per noi stessi. Questa è l’unica dipendenza che dobbiamo concederci e curare, il resto verrà da sé…

Tredici donne, tredici storie, un fil rouge e un unico messaggio, forte e chiaro: l’amore può assumere mille e più forme ma MAI deve far soffrire, perché in quel caso non è amore.

Masciulli Edizioni

J

Riassettare (libri che parlano)

Tempo di riassettare. Insieme al resto ci sono i libri. Li ho riposti su di uno scaffale che ha un valore molto inferiore anche solo di un decimo di essi, spero mi perdoneranno.

Fai tanto il distaccato

E poi ti ritrovi a volere (il) bene. Pulito, disinteressato, sincero.

Calore invernale

Risvegli
Al sapore di mani calde
Sulla pelle arida
Labbra come lame affilate
A difesa della forgia
Che le ha create
Austere
Porte che si schiudono
Sulla soglia di ombra
Tra coscienza vivida e dolore.

Fierale amore.

Sei d’accordo?

Avevo iniziato a scrivere un pippone su quanto sia ingiusto in questo momento sparare a zero sugli uomini, generalizzare, dividere e ghettizzarci. Anzi, lo avevo scritto tutto, poi…

Questa è la notte giusta per…

Così, perché ogni tanto mi piace ricordarvelo.

Ah, ciao a tutti eh. Vi seguo, anche se non lascio grandi tracce.

J

Di sogni lunari e schiaffi terreni

Ieri sera, mentre tornavo a casa in auto, non riuscivo a distogliere lo sguardo da quella luna enorme appesa in cielo, nel suo quarto crescente, come fosse un palloncino gigante a forma di banana. A parte il rischio di provocare un incidente, sarà che guidare con il fresco delle sere autunnali mi piace, sarà la musica di sottofondo, ho cominciato a immaginare mondi, storie, risposte alternative. Sì, proprio come quando sei sotto la doccia e compare quella risposta tagliente – e vincente – che avresti dovuto dare alla persona con la quale stavi discutendo sei ore prima.

Audere est facere

C’è stato un tempo in cui credevo. Non in qualcosa di particolare. Credevo e basta. Punto.

Una seconda, lontana, casa

Bene, tornato alla normalità di tutti i giorni e smaltita la sbornia da nonprendevounaereodalcinquantotto, ora sento la necessità di restituire parte di ciò che ho preso nei giorni di pace trascorsi lontano da casa e lavoro.